Informazioni generali
Il KIP è il primo nucleo del progetto KIParla. La sua costruzione è iniziata nel 2016 e si è conclusa nel maggio 2019. Contiene conversazioni per un totale di circa 70 h (69h : 23m : 08s per l’esattezza) e 661,175 tokens.
All’interno di questo corpus sono presenti registrazioni realizzate nelle Università di Torino e Bologna in cinque tipi di situazioni comunicative. La risorsa si caratterizza dunque per una grande omogeneità rispetto alle caratteristiche socio-demografiche dei parlanti, studenti e docenti, che da un punto di vista sociolinguistico rispecchiano il polo più alto della variazione diastratica.
I tipi di interazione considerati sono:
- Lezioni universitarie (25h : 45m : 12s)
- Esami (6h : 20m : 22s)
- Ricevimento studenti (6h : 48m : 19s)
- Interviste semistrutturate a studenti (14h : 6m : 15s)
- Conversazione libera (16h : 23m : 33s)
Per avere informazioni più dettagliate riguardo la struttura del modulo KIP, scarica il documento qui sotto:
Come citare il modulo:
Goria, Eugenio & Caterina Mauri (2018) Il corpus KIParla: una nuova risorsa per lo studio dell’italiano parlato. In: Masini, Francesca & Fabio Tamburini (a cura di) CLUB Working Papers in Linguistics, Volume 2. Alma Mater Studiorum Università di Bologna. 96-116. Liberamente accessibile qui.
Responsabili
Caterina Mauri, Eugenio Goria, Silvia Ballarè.
Collaboratori
Hanno collaborato alla raccolta e alla trascrizione dei dati: Costanza Anedda, Annalisa Balzano, Alessandra Barotto, Tomà Benfatti, Francesco Mayo D’Aversa, Michela Dolcetti, Veronica Fiorentino, Greta Grech, Mouna Lamiri, Miriam Lavino, Cristina Lo Baido, Alessia Marangio, Carlotta Meleleo, Maddalena Montrasio, Eleonora Pierini, Susanna Pinotti, Mattia Poggioli, Martina Pozielli, Paz Pugliese, Lorenzo Rossi, Enzo Santilli, Elia Serpentini.
Enti finanziatori
Il corpus è stato realizzato grazie ai fondi del progetto SIR 2016 “The linguistic expression of ad hoc categories” finanziato dal MIUR, resp. scientifico prof. Caterina Mauri (RBSI14IIG0). Il progetto è stato realizzato presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Dipartimento di Lingue, letterature e culture moderne.

